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Non mi sono mai arreso racconta la storia di Bruno Segre, avvocato e giornalista torinese, figura tra le più limpide e coraggiose dell'antifascismo italiano. Combattente partigiano nelle valli del cuneese - dopo aver rischiato la fucilazione nel carcere di via Asti e la deportazione per mano dei repubblichini - nel dopoguerra ha condotto battaglie civili per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza (nel 1949 difese il primo obiettore in Italia) e a favore del divorzio. Prefazione di Alberto Sinigaglia.